Il tarallo è un pezzo di casa da portare con sé: ogni gita fuori porta, viaggio di piacere o visita compiuta per andare a trovare una persona cara lontana è accompagnata dalla frase “quasi quasi mi porto un pacco di taralli!”. Il tarallo unisce, proprio come i cingoletti di pasta che lo compongono.
I taralli sono uno sfizio tutto napoletano. E’ tuttora un classico comprarli a Mergellina, nei chioschetti sistemati sul lungomare, e sgranocchiarli passeggiando col Vesuvio da un lato e Posillipo dall’altro.
Una volta i taralli napoletani non aspettavano i clienti nei chioschi, o nelle panetterie, come oggi; gli andavano incontro per la strada.
Il “tarallaro” era una figura caratteristica. Con la sua cesta sulle spalle,
batteva senza posa la città per vendere i taralli ai passanti. Oggi è sparito, ma quello che scompare nella realtà spesso sopravvive nel linguaggio: ancora adesso, per indicare una persona senza voce in capitolo, sbattuta di qua e di là dagli eventi, e costretta ad affaccendarsi senza sosta, si dice “me pare ‘a sporta d’o tarallaro!”
Ingredienti
- 500 g di farina
- 200 g strutto
- 200 g mandorle tritate
- 15 g lievito di birra
- 230 g acqua
- 15 g sale
- pepe nero, mandorle intere non spellate q.b.
Procedimento
Impastare le farine con l’acqua tiepida e il lievito di birra, sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, aggiungere il sale, il pepe e le mandorle tritate.
Mettere l’impasto in una ciotola, coperto da pellicola e lasciar lievitare.
Ricavare delle palline da 50 g, assottigliare le palline e formare due bigoli lunghi 22 cm 19.
Congiungere le due estremità 20 e intrecciate tra loro i due bigoli fino ad ottenere un intreccio fitto.
Unire le estremità formando una ciambellina pigiando leggermente sulle estremità per saldare la forma.
Aggiungete 4–5 mandorle in superficie schiacciando leggermente affinché penetrino appena nell’impasto e man mano trasferite su una leccarda con un foglio di carta forno
Adagiare i taralli su una teglia coperta da carta forno, decorarli con le mandorle intere.
Infornare i taralli e far cuocere a 200 gradi per 15 minuti poi a 160 gradi per altri 15 minuti (2 fasi di cottura).