L’assordante rumore della traccola di Suor Maria Pace, monaca-
contadina, squarciava i sogni delle orfanelle – venti celluzzi
senza nido – facendole precipitare nell’aria pesante del dormitorio
dove l’afrore di fiati caldi e di corpi mal lavati vinceva il gelo dello
squallido stanzone punteggiato dai quadri di santi, Madonne e Gesù
Crocifissi che guardavano impotenti dalle parteti scrostate. Il freddo subdolo,
entrava a tradimento nelle ossa delle sventurate ospiti del Convento
della Vergine di Loreto mentre, come in trance, si avviavano nella notte
- mezzanotte era appena scoccata – verso la grande sala. Lì, in attesa che
il forno arrossasse avrebbero sbucciato fino ad avere le mani doloranti,
sacchi e sacchi delle mandorle coltivate con cura dalle monache nell’orto
per fare ritorno, poi, nei freddi letti e regalarsi qualche altro scampolo di
sonno. Già, loro non dovevano conoscere i segreti degli impasti dolci, della
frutta di Martorana, del pesce di pasta di mandorla ripieno di confettura
d’albicocca, dei roccocò che durante le feste benefattrici, monsignori
e notabili del paese avrebbero offerto, orgogliosi, agli ingolositi ospiti. Un
divieto assoluto ribadito dalla superiora Suor Maria Annunziata che da
tempo immemore regnava con pugno di ferro, tra avemaria biascicate
e rimproveri urlati, a cui Luisa – 15 anni e da 7 in orfanotrofio – non
intendeva sottostare, fascinata dal rosseggiare del forno, dal profumo dei
dolci, autentiche opere d’arte venduti attraverso la ruota del parlatorio.
Rappresentavano le favole che nessuno le aveva mai raccontato, riscatto
sociale, passaporto per la libertà. Da conquistare ad ogni costo e mentre
spiava da una finestrella le rugose mani delle monache impastare, sagomare,
infornare memorizzava i loro gesti e costruiva il suo futuro.
Ingredienti
per 10 persone
- 1 kg di farina
- 400 gr di zucchero
- 700 gr di mandorle sgusciate
- 2 uova
- 200 gr di miele
- scorza di limone grattugiata
- buccia di arancia grattugiata
- 10 gr di ammoniaca per dolci
- 250 ml di acqua
- 50 gr di pisto (chiodi di garofano, cannella,
- noce moscata, anice stellato)
- 1 pizzico di sale
Preparazione
In una padella tostate le mandorle e poi riducetele in granella. Su una spianatoia mettete la farina a
fontana e versateci lo zucchero, il miele, la granella di mandorla, il pisto, l’ammoniaca e le scorze grattugiate
di limone e arancia.
Aggiungete poco alla volta l’acqua ed impastate finché non si otterrà una pasta omogenea. Formate
i roccocò. Prendete la pasta, fate dei salsicciotti e chiudeteli a creare una ciambella di circa 10 cm di
diametro. Posateli su di una teglia ricoperta con carta forno, tagliate le mandorle che avevate tenuto
da parte in pezzi abbastanza grandi e sistemateli sopra. Spennellate la superficie con il rosso d’uovo
sbattuto. Cuocete per 15 minuti a 180°C. Se li volete più croccanti, teneteli in forno per cinque minuti
a forno spento.