Ai bambini della guerra
Piccoli eroi senza scelta,
siete la ferita più profonda di questo mondo.
I vostri passi, incerti,
non conoscono la danza della gioia,
ma il freddo del terreno spezzato
dalle bombe e dal silenzio.
Chi vi ha negato il diritto di sognare?
Chi ha trasformato le vostre culle
in un rifugio di paura?
Avete il peso del cielo
sulle spalle minute,
eppure guardate avanti,
verso un domani che non promette nulla.
Mi chiedo cosa rimane nei vostri cuori:
una canzone mai cantata?
Un gioco mai finito?
Un Natale mai vissuto?
Le vostre lacrime, invisibili al mondo,
gridano più forte di ogni arma.
Oggi, abbracciando i miei nipoti,
mi sono chiesta:
perché loro sì e voi no?
Perché la vita ha scelto
di accanirsi su di voi?
E in quel momento, ho capito:
non possiamo voltarci dall’altra parte,
non possiamo fingere
che i vostri dolori non siano i nostri.
Voi siete il nostro specchio,
l’innocenza che abbiamo tradito,
il futuro che continuiamo a ferire.
Che questo Natale porti a voi,
piccoli guerrieri,
non solo la speranza,
ma il diritto a vivere,
a ridere, a crescere.
E a noi, che vi guardiamo da lontano,
porti il coraggio di cambiare.
Di smettere di essere complici
di questo dolore senza fine.
Perché il vostro dolore
non è solo vostro:
è la vergogna di tutti noi.
Con tutto l’amore che posso donare,
Angelica Sepe
