Frittura di gamberi e calamari

Durante il periodo natalizio la libretta nera di Donna Luisa era
oggetto di vorticose variazioni, degne delle oscillazioni in borsa
dei mercati azionari asiatici: debiti cancellati che immediatamente
rispuntavano perché, diceva: “Natale viene una sola volta l’anno
e bisogna comparire”. Inderogabile imperativo per lei che, pur d’ arrotondare
il magro bilancio familiare, s’era caricata di cambiali comperando

  • correvano i favolosi anni Sessanta – uno dei primi televisori mai
    apparsi nel piccolo paese a cavallo tra le province di Salerno ed Avellino
    mettendolo a disposizione, per la modica cifra di 20 lire, dei paesani
    ancora scettici sull’italico boom economico ma pronti a farsi rapire dal
    mastodontico elettrodomestico che li trasportava in altre, eccitanti realtà.
    Diversificate secondo i sessi: così mentre le donne timidamente sognavano
    con gli sceneggiati di Alberto Lupo e Paolo Carlini; i maschietti
    producevano ormoni stremati dalle chilometriche gambe delle Gemelle
    Kessler e dai conturbanti seni di Abbe Lane che sfidavano la forza di
    gravità mentre – sotto lo sguardo ambiguamente complice del marito
    direttore d’orchestra – ancheggiava in un erotico cha cha cha. Insomma,
    gli ingrifati maschi facevano flanella, impedendole di dedicarsi come
    abbisognava alla cucina dei giorni di festa dove la frittura di pesce faceva
    da protagonista. Donna Luisa nel ruolo di somma sacerdotessa scalpitava,
    impaziente di correre nell’unica pescheria del paese per aggiudicarsi
    i gamberi ed i calamari migliori ancora bagnati dalle gocce del mare, le
    alghe con cui preparare le dorate pizzelle che gli adorati nipoti avrebbero
    rubato appena fritte, calde calde. Peccato doversi accontentare di quello
    che trovava, il suo ingenuo sogno era di portare in tavola un sontuoso
    vassoio carico di tutti i pesci elencati ne “Lo guarracino”, la sua canzone
    preferita che ascoltava e riascoltava sull’oramai antiquato grammofono:
    “Lo guarracino che jéve pe mare/ le venne voglia de se ‘nzorare….”

Ingredienti

per 10 persone

  • 2 kg di gamberi
  • 2 kg di calamari
  • Farina 00
  • Olio di semi per friggere
  • 1/2 limoni
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

Pulite bene il pesce appena comprato. Togliete le teste ai gamberi. Per quanto riguarda la pulizia dei
calamari, staccatate la testa, eliminate gli occhi ed il rostro, poi vuotate la sacca e togliete la pelle.
Tagliate il mantello ad anelli ed asciugateli bene.
Ponete gli anelli e i gamberi nella farina. Fate in modo che la panatura aderisca bene. Se volete, passateli
in un colino, in modo che perdano la farina in eccesso.
Ponete sul fuoco una pentola dai bordi alti con l’olio ben caldo e iniziate cuocendo i calamari . Lasciateli
friggere finchè non risultano ben dorati e croccanti e in ultimo friggete anche i gamberi, che dovranno
cuocere solo alcuni secondi.
Scolateli con una schiumarola e metteteli su un vassoio con carta assorbente.
Condite con del sale, pepe e qualche goccia di limone.

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